Apro e chiudo parente dal Tavoliere:
magari non sarà il migliore chef al mondo, che se possibile ti rifila roba surgelata scaldata in un crogiuolo Martin Siemens ricolmo d’olio di semi a temperature fisicamente impossibili (cosa che tu sai, avventore indie/giuovane/braccino corto; lui sa che tu sai e tu di rimando sai che lui sa);
magari non masticherà bene l’italiano, anche se ho il netto presentimento che dietro quel suo plego numelo e poco altro si nasconda uno che, come dicono a Innsbruck, fa ‘o scemo pè nun jì ‘a guerra;
magari ti accoglie con quell’aria un pò scazzata, che non ti dice che gli stai facendo un torto ad entrare ma insomma, potevi andare al kebbabbaro all’angolo;
magari sarà il filantropo con la manica più larga del pianeta, che esce dal letto a passo di danza e intorno a lui si materializzano immediatamente coniglietti, unicorni e tutto il santissimo Lago dei Cigni di Tchaikovskji (ma diocane ha strafulminato uno in cucina con tre-dico-tre sillabe)
e, nonostante tutto, come fai a dirgli qualcosa quando ti piazza sul menù il treno su cui sgobbi?
È la prima cosa che ho visto aprendo il post il treno.Notevole furbata. Ma ci sgobbi nel senso pendolare del termine o mi sono persa qualcosa e lavori sui treni?
Ci lavoro… Diciamo che so come trattarli.
L`amico sa il fatto suo e conosce il suo target di riferimento.
Non so, però ho sentito un paio di ferrovieri parlarne tra loro l’altro giorno; visto che é realmente a due passi dalla stazione può essere che abbia messo proprio quel trenino lì per un omaggio ingenuo (ma non troppo) all’eventuale cliente ferroviere.
beh se è vicino alla stazione! così acchiappa pure chi lavora intorno ai treni!